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STORIA E CULTURA

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Famiglia Mannelli

Probabilmente discendenti dalla famiglia dei Manlii di cui Niccolo' Machiavelli fa menzione nei suoi Discorsi...

"pare che non solamente l'una città dall'altra abbia certi modi ed istituti diversi, e procrei uomini o più duri o più effemminati, ma nella medesima città si vede tale differenza essere nelle famiglie, l'una dall'altra....perchè si vede i Manlii essere stati duri e ostinati....."; i Mannelli furono tra quelle famiglie le cui fortune si legarono ad attività commerciali e industriali e che con il tempo soppiantarono le antiche casate di nobiltà terriera.

La nuova classe dirigente fiorentina aperta a nuove forze, risultò essere più viva e socialmente composita sebbene assimilasse la mentalità e riproponesse gli atteggiamenti dell'antica aristocrazia: le nuove famiglie furono considerate magnatizie come testimonia la raccolta di stemmi conservata nelle Carte Strozziane dell'Archivio di Stato di Firenze.

Lo stemma dei Mannelli consiste in uno scudo rosso su cui si stagliano tre stiletti in obliquo con la punta rivolta verso il basso e paralleli tra loro, simbolo di potenza e temerarietà ma al contempo di valore e d'onore come riportato in un documento fiorentino del 1286.

Rivali dei medici

Dai Medici ai giorni nostri......

Durante il periodo mediceo i Mannelli ebbero tre senatori, dieci priori e alcuni podestà che rappresentarono la repubblica Fiorentina nelle località limitrofe:

Prospero fu potestà di Greve in Chianti nel 1611 dove precedentemente lo era stato Ugolino nel 1562 e nel 1568; Francesco lo fu di Radda in Chianti nel 1580 e nel 1563; Filippo e Ludovico lo furono in S.Giovanni Valdarno, coe Camillo lo fu nel 1612 a Barberino del Mugello. Intraprendenti mercanti, ebbero fortuna ad Avignone e a loro si deve la costruzione dell'oratorio di Santa Maria a Quercieto, presso Legnaia.

Determinati al punto da opporsi all'esproprio della Torre dei Mannelli- una delle quattro torri che sottolineavano le estremità del ponte Vecchio a Firenze-

Cenni storici

Voluto da Cosimo I, nel 1565, per permettere la costruzione di un corridoio di collegamento tra Palazzo Vecchio e la nuova residenza di Palazzo Pitti. Al deciso diniego ovviò , come è noto, il Vasari inventandosi una soluzione che permetteva di scontornare la Torre dei Mannelli con una struttura di travi in legno e di mensole in pietra serena che aggettava sul ponte.

I Mannelli hanno la loro iscrizione fra i patrizi del Quartiere di S.Spirito in Firenze.

Fin dalla metà del '500 alcuni membri della famiglia vestirono l'abito dei Cavalieri di Santo Stefano ed altri, nel secolo successivo quello dei Cavalieri dell'ordine di Malta.

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Torre dei Mannelli (Ponte Vecchio,Firenze)

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Cappella dei Mannelli  (via Palazzo dei Diavoli, Firenze )

Cattedrale di Santa Maria Novella

Dettaglio Cappella Mannelli

Simbolo di famiglia all'interno della cappella

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Villa Gallorosso, vista dall'alto

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